L’esposizione delle banche italiane nei confronti della Grecia ammontava a circa 800 milioni di euro a fine settembre 2014. Il sistema bancario della zona euro più esposto alla Grecia è quello della Germania con 10,203 miliardi, seguita da Francia (1,368 miliardi) e dai Paesi Bassi (923 milioni). Le banche spagnole sono esposte per 301 milioni, quelle portoghesi per 263 milioni. Le banche tedesche sono le uniche della zona euro ad aver accresciuto la propria esposizione dal 2013.
Bisogna aggiungere altro a questi dati contenuti in un rapporto di Bruegel, gruppo di riflessionepolitico-economico internazionale con sede a Bruxelles?
Questa crisi non si può spiegare solo dal lato dei debitori, ma va argomentata evidenziando le colpe dei creditori che hanno prestato senza criterio pur di scaricare surplus favoriti dall’assenza di rischio cambio, come ha fatto la Germania. L’indebitamento estero è un limite importante da considerare. La soglia di razionalità economica fino a cui prestare a un Paese è fissata nel 4% del Pil. Nel 2007 in Grecia si prestava al 15%. Lo dice anche Martin Wolf. Ma lo si dice in tanti (questo blog compreso) da diverso tempo ormai. Eppur, non si muove una foglia.
Perché ora Berlino non vuole pagare il conto? Non vuole pagare i suoi evidenti errori di moral hazard?