Beppe Grillo e il suo MS5 sono gli unici vincitori di queste elezioni. La voglia di cambiare ha prevalso sulle vecchie logiche politiche, così i grillini sono sparsi un po' dappertutto. Sono un movimento trasversale con transfughi sia da destra che da sinistra. Bersani ieri ha aperto al MS5 chiedendo cosa vuole fare. Ostruzione o costruzione? Per evitare l'impasse di altre elezionialmeno uno tra Bersani e Grillo dovrà fare un compromesso.
Bersani vuole una fiducia preventiva, Grillo probabilmente sarebbe disposto a collaborare solo sulle singole proposte. Se desse una fiducia a priori a Bersani probabilmente snaturerebbe il movimento rischiando di depotenziare l'adrenalina che sta spostando molti elettori verso l'ex comico.
E' questo lo snodo chiave su cui si poggia la governabilità dell'Italia considerato il risultato shock del voto del 24-25 febbraio. Chi dei due farà un passo indietro?
E poi c'è un'altra domanda che in molti si stanno ponendo: molte dei punti del programma di Grillo – che pare totalmente focalizzato sul popolo e sull'abolizione dei privilegi pregressi da parte delle vecchie caste – sono tecnicamente di sinistra. Quindi, in teoria, un'asse logico sui potenzialmente lavorare c'è. Ma vediamoli, questi punti. Cosa vuole davvero Grillo? Ecco uno stralcio dei punti approfonditi oggi sul Sole 24 Ore a pagina 15.
1) Referendum sull'euro: secondo Grillo i trattati europei vanno riscritti perché l'euro così come è affama il Paese e trasferisce ricchezze dai privati per ripagare il debito.
2) Ristrutturazione del debito pubblico: il debito pubblico è un cappio al collo. Gli alti interessi per ripagarlo si traducono in tasse e imposte sui cittadini. Per l'87,5% è detenuto da banche e grandi fondi e va ristruttrato. diminuendo gli interessi e aumentando la durata;
3) Stato e mercato: impedire la scalata di società a leva (fare un'Opa con leveraging come ha fatto ad esempio Olivetti con Telecom), ridurre gli stipendi ai manager, abolire i monopoli di fatto (come Telecom);
4) Tav, acqua e inceneritori: no a Tav e termovalizzatori, sì a opere per il trasporto locale. Acqua come bene comune da lasciare ad aziende pubbliche;
5) Economia verde: spingere sulla green economy con energia elettrica e fonti rinnovabili;
6) Sgravi per le Pmi: pagamento dell'Iva solo a fattura incassata e sconti contributivi per assunzioni di under 35; made in Italy solo su beni prodotti in Italia;
7) No Imu sulla prima casa: e sempre a proposito di prima casa l'MS5 propone la sua impignorabilità;
8) Reddito minimo di cittadinanza: sussidio di disoccupazione garantito;
9) Tagli ai costi della politica: si parte dall'abolizione delle province e dall'accorpamento dei comuni, con meno di 5mila abitanti. Tetto di due mandati per i parlamentari, abolizione retroattiva dei rimborsi elettorali;
10) Stampa ed editoria: vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali Rai. Una sola rete pubblica, senza spot, indipendente dai partiti. Abolizione contributi alle testate giornalistiche. Abolizione della legge Gasparri.
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