I prestiti tra privati in Italia oggi sono rappresentati da due società: Prestiamoci (presente sul mercato dal 2010) e Smartika (tornata a marzo 2012 dopo la parentesi con Zopa nel 2007). Zopa e Boober (le due precedenti società) hanno ricevuto il blocco da Bankitalia. Ma adesso i vizi procedurali per Zopa sono stati risolti e quindi la società è difatti ripartita, sganciandosi dal franchising con Zopa Uk e marciando da sola, appunto con Smartika.
Smartika e Prestiamoci offrono condizioni simili ma non identiche, sia per chi intende chiedere un finanziamento (puntando sia su chance maggiori di ottenerlo rispetto ai canali tradizionali ma anche su tassi debitori inferiori in media di due punti percentuali) ma anche per chi intende porsi dal lato del prestatore di denaro. Un'operazione che si configura a tutti gli effetti come una forma di investimento della liquidità a breve-medio termine (fino a 48 mesi) alternativa a conti di deposito, BTp, ecc. Anche in questo caso, a livello teorico, c'è più convenienza dato che i tassi di interesse pagati sono praticamenti doppi rispetto alle forme alternative di investimento.
In questo articolo sul social lending vengono analizzati pro e contro del fenomeno del peer-to-peer del credito in Italia.