Se Spagna-Croazia lunedì sera finisce 2-2, l'Italia torna a casa, indipendentemente dal risultato degli azzurri contro l'Irlanda di Trapattoni. Gli spagnoli assicurano che punteranno a vincere, senza calcoli, nè combine. I tifosi azzurri lo sperano, anche se a dirla tutta il nome dell'allenatore della Spagna, Del Bosque, non è dei più rassicuranti in questo caso vista la strana assonanza con la parola "biscotto".
Mentre molte agenzie di scommesse hanno escluso il 2-2 e pareggi a reti più alte (superbiscottoni) dalle puntate (una scelta che indica che le possibilità del biscotto sono più basse di quanto molti credono) la storia del calcio è piena di biscotti. Ricordiamone qualcuno.
Ovviamente c'è il 2-2 tra Danimarca e Svezia agli Europei del 2004 che costò l'eliminazione proprio all'Italia, allora allenata da Trapattoni. Ma non solo. Quest'anno in Champions League si è verificato un risultato che puzza proprio di biscotto marcio. Dinamo Zagabria-Lione 1-7. Indovinate quale risultato serviva al Lione per passare il turno? Proprio quello.
E poi c'è un bel 6-0 dell'Argentina contro il Perù ai mondiali d'Argentina del 1978 che mandò a casa il Brasile. Spostiamoci agli Europei di Francia '84. La Spagna travolge Malta 12-1 e con questo risultato elimina l'Olanda. Anche questa volta l'Italia – la stessa squadra che nel 2002 fece melina con il Messico nei minuti finali dopo il gol dell'1-1 di Del Piero che eliminò proprio la Croazia imballata in una gara in tempo reale contro l'Ecuador - spera che la Spagna faccia una goleada. E che non se ne parli più.