E' un momento delicato sul fronte mutui. La domanda langue sia perché langue anche l'offerta di prodotti competitivi, ma anche perché gli aspiranti mutuatari italiani vedono incertezza sul futuro. Preoccupa la tenuta del debito pubblico dell'Italia (con spread tra BTp e Bund in rialzo), la crisi dell'Eurozona (con la miccia Grecia sempre accesa) e, più nel concreto, anche l'Imu e le altre tasse/imposte innestate dal governo Monti sul patrimonio (mobiliare e immobiliare) degli italiani (una popolazione ahinoi facilmente "tosabile" in momenti di crisi dato che detiene una ricchezza privata netta pari a cinque volte il Pil).
In ogni caso, per chi è alla caccia del mutuo, del mutuo perfetto si intende, qualche spiraglio dovrebbe aprirsi entro fine anno. La maggior parte delle banche non sta erogando (o lo sta facendo a condizioni poco favorevoli). Tra le più dinamiche (e quindi in controtendenza) Intesa Sanpaolo, Cariparma e Webank. E' impossibile immaginare che entro fine anno a questi istituti non se ne aggiunga qualche altro perché, pur non essendo il mutuo un prodotto altamente remunerativo per una banca (i guadagni vengono spalmati sul lungo periodo mentre in questo momento per fortificare i bilanci è preferibile vendere prodotti a guadagni ascrivibili immediatamente a bilancio) difficilmente gli istituti vorranno chiudere l'anno con la voce mutui vicina a quota 0.
Quindi, di qui a fine anno, al di là della congiuntura economica, è logico presumere che qualche stock di capitali destinato ad erogare mutui a condizioni migliori sia probabile. Il mutuatario perfetto deve, ovviamente, essere pronto a cogliere l'offerta lampo, pur che venga da Banca Chicchesia. L'idea di stipulare il mutuo necessariamente con la banca presso cui si ha già un conto corrente è ammuffita da tempo.
Ne ho parlato anche su Uno Mattina (ecco il link dove vedere l'intervento di Vito Lops su Rai Uno), dove è stato anche presentato il Mutuo perfetto, il libro che ho scritto, edito dal Sole 24 Ore, che svela i trucchi per stipulare il mutuo perfetto arrivando ad abbattere in media 40mila euro su un mutuo standard di 150mila euro.