Storica svolta nel mercato delle polizze sui mutui, quelle che coprono il pagamento delle rate in caso di perdita del posto del lavoro, infortunio, morte, ecc. (tecnicamente chiamate polizze Cpi, Credit protection Insurance).
L'Isvap, l'Istituto italiano di vigilanza sul mercato assicurativo, ha emanato un nuovo regolamento che mira in via definitiva a porre fine agli abusi applicati dalle banche su questo tipo di contratti. Fino ad oggi, infatti, e nonostante più richiami all'ordine da parte della stessa Isvap, molti istituti di credito hanno concesso mutui "imponendo" la sottoscrizione di queste polizze Cpi, sebbene non obbligatorie. Oltre a ciò la maggior parte dei contratti sono costruiti con provvigioni altissime (con punte anche dell'80% del premio). E' come se su 10mila euro di premio versato, 8mila sono pagate in commissioni, e solo 2mila per la copertura tecnica. Insomma, il peso delle due componenti del premio (copertura e provvigione) sono ribaltate. Motivo per cui, come già ribadito più volte su questo blog dedicato alla trasparenza, queste polizze, sottoscritte a queste condizioni, sono un gravissimo errore finanziario per chi le sottoscrive.
Nel comunicato stampa in cui l'Isvap annuncia il cambio di regime sulle polizze cita questo esempio.
Nell’ambito della seconda pubblica consultazione, l’ISVAP nell’aprile 2011 ha effettuato una nuova indagine conoscitiva sulle polizze abbinate a mutui e finanziamenti che non ha evidenziato modifiche nelle pratiche di vendita, continuandosi a registrare l’applicazione di livelli provvigionali molto elevati, con punte dell’80% dei premi. A mero titolo di esempio, sono risultati casi in cui ad un cliente di 40 anni per un’assicurazione temporanea per il caso di morte a copertura di un mutuo ventennale di 200.000 euro è stato chiesto un premio in unica soluzione di 9.636 euro, di cui 3.854 euro per la copertura tecnica del rischio e 5.782 euro per costi complessivi, di cui 5.011 a titolo di provvigione per l’attività di intermediazione (ossia il 52% del premio complessivo).
Cosa cambia adesso
Il nuovo regolamento – che entrerà in vigore dal 2 aprile 2012 (quindi fra quattro mesi, un tempo tecnico per offrire agli operatori un congruo periodo di adegamento) – "stabilisce che gli intermediari assicurativi, ivi incluse le banche e altri intermediari finanziari, non possono ricoprire simultaneamente il ruolo di distributori di polizze e di beneficiari (o vincolatari) delle stesse. Si è posto fine in tal modo a un conflitto d’interesse penalizzante per i consumatori".
Ciò signfica che gli intermediari finanziari, nel momento in cui erogano un mutuo, non potranno essere beneficiari delle polizze che distribuiranno. Questo rompe il meccanismo che ha finora consentito di praticare provvigioni irragionevoli che migliaia di famiglie – complice una lettura poco attenta del contratto – stanno oggi pagando nelle rate del mutuo.