La portabilità dei mutui da un istituto all’altro è gratuita. Lo prevede la legge Bersani bis (numero 40 del 2007) quando indica che "è nullo ogni patto, anche posteriore alla stipulazione del contratto, con il quale si impedisca o si renda oneroso per il debitore l’esercizio della facoltà di surrogazione".
L’unico costo a carico del mutuatario può consistere nell’autentica della scrittura privata. La legge, infatti, precisa che "l’annotamento della surrogazione può essere richiesto al conservatore senza formalità, allegando copia autentica dell’atto di surrogazione stipulato per atto pubblico o scrittura privata".
Gli istituti di credito, tuttavia, in alcuni casi tendono a inserire nel pacchetto-surroga altre spese, per via indiretta. La pratica più diffusa – secondo alcune segnalazioni giunte alla redazione di 24 Minuti – è quella di agganciare alla surroga contratti di assicurazione. Una lettrice, ad esempio, che Bpm (l’istituto con cui farà la surroga) per tutti i mutui richiede l’assicurazione obbligatoria sulla vita, pari allo 0,16% del debito residuo. Tuttavia, le norme sulla portabilità dei mutui non prevedono alcun obbligo di sottoscrivere un contratto di assicurazione in caso di surroga.
Per questo motivo, e per fare chiarezza sui comportamenti degli istituti di credito, invito i lettori di questo blog che sono alle prese con un cambio-muto a fornire testimonianza (positiva o negativa che sia) sulle modalità con cui l’istituto ha operato la surroga/sostituzione/rinegoziazione del mutuo.
L’obiettivo è creare un database che possa aiutare i lettori/risparmiatori/mutuatari a scegliere l’istituto che realmente applica il principio della portabilità gratuita.