Come per un contratto stipulato direttamente in banca, anche quando ci si affida a un intermediario del credito – che può risultare utile al fine di accelerare la procedura per l’ottenimento del prestito – bisogna seguire una serie di accortezze per evitare di pagare extra-commissioni (rispetto al 2-3% sul totale finanziato normalmente richiesto) e parcelle a fondo perduto. «Anzi, in questo caso, la lista di consigli è più lunga – spiega Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori -. Dato che non sono infrequenti comportamenti fraudolenti».
Verifica della professionalità. Il primo passo da compiere, quando ci si affida a un intermediario, sia esso un mediatore creditizio (fra i 91.964 iscritti all’albo dei mediatori) o un agente finanziario (tra i 55.156 iscritti nell’apposito elenco tenuto da Banca d’Italia), è di eseguire una verifica sulla professionalità del soggetto e su eventuali provvedimenti disciplinari a carico, consultabili al sito www.uic.it. «Resta il fatto che la professionalità è tutta da dimostrare perché oggi per acquisire la qualifica di intermediario finanziario è sufficiente un’autocertificazione di un diploma di scuola superiore – afferma Fabio Picciolini, segretario generale di Adiconsum -. Anche per questo motivo stiamo sollecitando il nuovo Governo ad approvare una legge che istituisca un esame di ingresso e preveda che il soggetto debba esibire garanzie patrimoniali».
Evitare di pagare acconti. Da tener d’occhio anche l’eventuale richiesta di prestazioni in anticipo. «È diffusa la prassi di chiedere un acconto – sottolinea Elio Lannutti, presidente di Adusbef -. Sarebbe bene, invece, pagare la commissione solo dopo che la banca ha liquidato il prestito. Anche perché spesso l’acconto non è agganciato all’esito della prestazione e può andare a fondo perduto».
I migliori intermediari. Nel fitto sottobosco dell’intermediazione creditizia ci sono soggetti qualificati che permettono anche di ottenere condizioni migliori rispetto a quelle praticate dallo sportello. «Sarebbe opportuno prediligere gli operatori che addebitano le commissioni alle banche e non ai consumatori – continua Picciolini -. Tra questi vi sono società molto serie, sia online che offline».
Pubblicità ingannevole. Un’altra regola base da seguire è evitare di rivolgersi a chi propone “prestiti lampo”, concessi nel giro di poche ore dalla richiesta. «Il finanziamento viene accordato dall’istituto di credito e non dall’intermediario – conclude Picciolini -. Come fa quindi quest’ultimo a prevedere tempi così rapidi per la chiusura dell’istruttoria?».