Secondo fonti bancarie, infatti, per la gestione dell’informativa sul conto corrente vengono prodotti ogni anno 220 milioni di documenti, che corrispondono a circa due miliardi di pagine e 21 milioni di firme. Numeri a cui si arriva esaminando le quattro fasi che completano il rapporto banca-correntista. Nella prima, quella della pubblicità, gli istituti sono obbligati dalle norme sulla trasparenza a produrre un foglio informativo composto mediamente da 15-20 pagine.
Dopodiché, si passa alla fase precontrattuale per cui sono previsti due documenti: un contratto standard e un documento sintetico, ciascuno di dieci pagine. Si arriva poi alla stipula del contratto (stessi moduli, ma personalizzati sul cliente). La conclusione del contratto corrisponde a circa 5 milioni di pagine all’anno, considerato che ogni 12 mesi 2,1 milioni di individui sottoscrivono/cambiano conto corrente. La parte più consistente (oltre 1 miliardo di pagine) riguarda le comunicazioni periodiche inviate ai correntisti (estratti conti). In ultimo, non vanno dimenticati i documenti necessari per l’estinzione dei contratti, in aumento dal 2006, da quando sono state azzerate le spese di chiusura conto.
Pile di fogli vengono prodotte anche sul fronte dei mutui. A corredo delle informazioni relative ai 700mila prestiti ipotecari stipulati annualmente in Italia passano 28 milioni di pagine e 7 milioni di firme. Numeri ancor più consistenti, invece, per i documenti che accompagnano un investimento finanziario il cui quantitativo è aumentato dallo scorso novembre, da quando cioè è entrata in vigore la Mifid