La crisi dei mercati azionari e dell’economia statunitense (la crescita stimata nell’anno in corso è scesa all’1,5%) si traducono in una notizia positiva per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile. L’impennata dell’Euribor di agosto (il tasso a 1 mese viaggiava al 4,4% quello a 3 mesi al 4,72%, quell a 1 anno al 4,74%) , si è, infatti, attenuata. Stando alle quotazioni di oggi, infatti, l’Euribor a 1 mese viaggia al 4,23, quello a 3 al 4,69% e quello a 1 anno al 4,65%. Il che significa che è previsto un lieve calo delle rate nei prossimi mesi per chi ha in corso un mutuo a tasso variabile.
A determinare il calo, pur non affatto archiviata la crisi subprime e quindi i connessi rischi di aumenti dell’euribor scatenati dal potenziale clima di sfiducia tra gli istituti a prestarsi denaro, sono in primis due fattori: da un lato la corsa dell’euro (questa mattina ha toccato un nuovo massimo storico sul dollaro a quota 1,4347) e dall’altro le previsioni di una nuova stretta monetaria negli Usa a fine mese.
L’avanzata dell’euro, infatti, determina un rallentamento dell’economia sul fronte delle esportazioni verso i Paesi che hanno valute indebolite nei confronti della divisa unica. Rallentamento che, in sostanza, è equivalente a una stretta monetaria.
– Da ciò si deduce che l’Euro forte rimpiazza eventuali manvore rialziste sui tassi della banca centrale europea.
– Il taglio dei tassi di interesse statunitensi (attualmente al 4,75%) è dato ormai per scontato nella prossima riunione della Fed il 30-31 ottobre. Per gli analisti le probabilità sono salite al 90% rispetto al 30% della scorsa settimana. Resta da sciogliere il nodo sull’entità del taglio: di un quarto di punto o di mezzo punto percentuale. Di fronte a una nuova mossa espansiva della Fed (dopo quella di metà settembre) resta difficile ipotizzare che l’Europa – travolta anch’essa dalla crisi del credito – proceda in direzione opposta con una stretta.
Ecco perché il convulso scenario macroeconomico si traduce in una prossima riduzione delle rate dei mutui a tasso variabile.
Ecco, nel dettaglio, l’andamento dell’indice Euribor nella rilevazione odierna.
360/365 | 365/365 | |
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1 Settimana | 4,0990 | 4,1560 |
2 Settimane | 4,1150 | 4,1720 |
3 Settimane | 4,1370 | 4,1940 |
1 Mese | 4,1740 | 4,2320 |
2 Mesi | 4,3270 | 4,3870 |
3 Mesi | 4,6320 | 4,6960 |
4 Mesi | 4,6220 | 4,6860 |
5 Mesi | 4,6150 | 4,6790 |
6 Mesi | 4,6090 | 4,6730 |
7 Mesi | 4,6020 | 4,6660 |
8 Mesi | 4,6000 | 4,6640 |
9 Mesi | 4,5980 | 4,6620 |
10 Mesi | 4,5960 | 4,6600 |
11 Mesi | 4,5940 | 4,6580 |
1 Anno | 4,5950 | 4,6590 |