In realtà, prima di sottoscrivere una index linked è necessario prendere molte precazioni. Perché non si tratta di un prodotto semplice ma di una forma di investimento "strutturata", il cui rendimento è legato oltre alla rivalutazione di titoli di Stato, anche alle performance di beni sottostanti, come ad esempio azioni quotate nei mercati internazionali.
Come funzionano? L’investitore vincola il capitale per un periodo che generalmente va dai 5 ai 7 anni. Nei primi due anni riceve cedole fisse (dal 2% al 4%). Nel periodo successivo, invece, maturano interessi solo se si verifica una determinata condizione prevista nel contratto. Questa opzione è collegata, nella maggior parte dei casi, alle oscillazioni di alcuni panieri di titoli azionari. Al risparmiatore può essere promesso, ad esempio, un extrarendimento del 50% qualora tre indici mondiali offrano nello stesso periodo performance superiori al 20%
Una ghiotta opportunità che, però, statisticamente tende a verificarsi in pochissimi casi. E non è un caso perché spesso vengono scelti indici poco correlati tra loro che si muovono in direzione diversa: se uno sale, l’altro scende rendendo così improbabile l’ipotesi di un alto rendimento complessivo. Tra gli altri svantaggi quello di non poter liquidare la somma nel corso della durata del contratto e gli alti costi: ai caricamenti diretti vanno, infatti, sommati quelli impliciti, vale a dire le commissioni di gestione dei prodotti che compongono la parte dell’investimento sottostante.
Si tratta, a conti fatti, di un prodotto poco trasparente perché nei prospetti informativi non vengono riportate le statistiche pregresse, vale a dire in quanti casi si verifica l’ipotesi che dovrebbe generare l’extrarendimento promesso, il motivo per cui un risparmiatore si lascia allettare da questo investimento. Del resto, se i proponenti avessero dalla loro parte le statistiche potrebbero utilizzare anche come forma di marketing e garanzia di affidabilità.
Pertanto, se un risparmiatore sapesse, prima di sottoscrivere il contratto, che i precedenti prodotti offerti dalla tal compagnia o dall’altra banca hanno offerto un extrarendimento in tot casi allora compirebbe un investimento consapevole del grado reale di rischio. E come fare a saperlo se questa indicazione non viene indicata nel prospetto informativo? Chiedere non costa nulla, anzi può trasformarsi in un reale guadagno, quello di cambiare idea sul tipo di investimento e scegliere un altro strumento, più trasparente. A tutela dei consumatori, l’Isvap, l’Istituto di Vigilanza sulle compagnie assicurative, ha attivato uno sportello telefonico al numero: 06-42133000.